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ALLA RICERCA DELL’ARTE NEL MATRIMONIO: IL MIO CORREDO FOTOGRAFICO
Il mio approccio al servizio fotografico matrimoniale è sempre stato orientato verso la creatività, poiché l’arte è la mia compagna di sempre e mi sento appagato solo quando un’immagine riesce a sorprendermi, quando si raggiunge un particolare livello creativo.
Questa dedizione si riflette nel risultato finale per i miei clienti. Nessuna immagine sarà mai banale, ripetitiva o fuori luogo, poiché rispecchia in modo univoco i miei criteri di selezione, spesso rigorosi. Molti clienti apprezzano questo approccio, soprattutto coloro che comprendono l’essenza della fotografia e la sua componente creativa.
La mia passione per il cinema, in particolare per la pellicola e le lenti fisse, ha plasmato la mia estetica fotografica.
Per questo motivo, ho scelto di scattare i servizi fotografici matrimoniali esclusivamente con ottiche fisse, senza l’ausilio di zoom. Amo la particolare morbidezza nella definizione di queste lenti e la profondità di campo ridotta che conferisce un effetto bokeh distintivo.
Le lenti che compongono il mio corredo attuale sono: 14 mm f2,8, 35 mm f1,4, 50 mm f1,2, 85 mm f1,2. Ho iniziato affiancando il 50 mm al 16/35 e al 24/70; successivamente ho acquistato il 35 mm e l’85 mm, e alla fine il 14 mm, eliminando progressivamente dal corredo i due zoom.
Ho scelto il 35 mm rispetto al 28 mm o al 24 mm perché è l’ottica che penso abbia il mix giusto per realizzare ritratti ambientati. Per quanto mi riguarda, ha il giusto angolo di campo per la maggior parte degli scatti in una cerimonia. È senza dubbio un’ottica non semplice; il 24 o il 28 mm danno maggiore sicurezza nello scatto, ma credo che la resa del 35 sia migliore per l’equilibrio compositivo e che dia una particolare armonia negli scatti. E poi è l’ottica di riferimento per il cinema e il reportage fotogiornalistico.
Il 50 mm è stato scelto con il cuore, una decisione basata sulla storia analogica e reflex. Il 50 mm è un’ottica fantastica, molto creativa ma anche molto complessa da gestire se sei alle prime armi. Il taglio del 50 mm è molto deciso e deciso deve essere chi scatta con questa lente.
L’85 mm è un regalo che mi sono fatto, è un’ottica straordinaria; quando scatti con questa lente, il ritratto nasce quasi da solo. È talmente bello ed eccitante ammirare le foto che riesce a fare questa ottica; il bokeh è assolutamente sublime, le forme del viso dei soggetti rendono in maniera eccellente. È un’ottica unica.
Ho lasciato il 14 mm per ultimo perché credo sia l’ottica meno importante in questo corredo, nel senso che uso questa ottica solo nei casi di necessità per un ampio angolo di ripresa, anche se alcuni scatti hanno il suo perché nel contesto di un servizio fotografico matrimoniale.
La sequenza di utilizzo di queste lenti durante i servizi si traduce in un’armonia coreografica:
• Preparazione e uscita da casa: 35 e 50 creano il preludio visivo.
• Cerimonia: Una danza di 14, 35, 50 e 85 che si intreccia nel rito sacro.
• Uscita dalla chiesa: Il 14 e il 35 dipingono la gioia del nuovo cammino.
• Fotoservizio: La danza continua con 14, 35, 50 e 85, tessendo l’essenza di ogni istante.
• Aperitivo del ricevimento: Il 50 e l’85 creano ritratti vibranti nell’atmosfera festosa.
• Tavoli del ricevimento: Dal grandangolo del 14 al dettaglio intimo dell’85, ogni tavolo è un capitolo di storia.
• Taglio della torta: Il 35 cattura la dolcezza dell’evento culminante.
• Lancio del bouquet: Il 14 apre le porte all’entusiasmante attesa del lancio.
Il peso e la difficoltà al continuo cambio di lenti possono essere considerati l’unico lato negativo delle lenti fisse, oltre naturalmente al costo delle stesse. Tuttavia, una volta abituati, l’estetica incomparabile che regalano rende impossibile tornare indietro.
Ogni scatto è un’opera d’arte, un tributo al connubio tra passione e visione creativa.
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